Appena sono state allentate le maglie del lockdown, ho ripreso il lavoro di ricerca iconografica per la spedizione Alpi 2020 iniziato circa 2 anni fa.
Sarei dovuto venire qui a Trento nei mesi di marzo e aprile ma, a causa dell’emergenza sanitaria, ho posticipato a giugno la visita all’Archivio Fotografico Storico della Sovrintendenza delle Belle Arti.
Ho visionato le foto del fondo Unterveger, quelle dei fratelli Garbari e dei fratelli Pedrotti e ho trovato importantissimi punti di riferimento per gli scatti che farò quest’estate sulle montagne trentine.
Giovan Battista Unterveger è stato un fotografo di professione stabile nella regione tra la fine dell’800 e i primi del ‘900, i fratelli Giuseppe e Carlo Garbari, anch’essi vissuti tra fine ‘800 e i primi del ‘900, pur essendo dei fotografi dilettanti hanno lasciato un segno indelebile, spinti anche da uno spirito irredentista a favore dello spionaggio italiano. Le formidabili fotografie delle montagne trentine scattate da questi fotografi su lastre di vetro fino al formato 30×40 cm erano prodotte con le stesse macchine utilizzate da Vittorio Sella (le Dalleayer) e con una serie di lenti di lunga focale. Una strumentazione di qualità che ha senz’altro contribuito all’ottimo stato di conservazione delle lastre.
Infine ho visionato le foto dei 4 fratelli Pedrotti, vissuti fino agli ultimi anni del XX secolo e che diedero vita e animarono l’atelier fotografico più importante e riconosciuto internazionalmente del 900 trentino.
In questo archivio ho trovato persone che con grande passione e professionalità mi hanno guidato nel mio lavoro, a partire dal Sovrintendente Franco Marzatico che ha riconosciuto il grande valore della ricerca iconografica svolta nell’ambito del progetto “Sulle tracce dei ghiacciai” facilitando le consultazioni.
Di seguito il video della ricerca iconografica e la photogallery.