L’ultimo numero della prestigiosa rivista scientifica Nimbus, diretta da Luca Mercalli, dedica la copertina nonché 18 pagine interne ai risultati scientifici della spedizione “Sulle tracce dei ghiacciai – Himalaya 2018”, illustrato dai confronti fotografici realizzati da Fabiano Ventura durante la spedizione e firmato dai ricercatori del Comitato Glaciologico Italiano, dell’Università Statale di Milano e dell’Università Roma Tre, tutti parte del team scientifico del progetto Sulle tracce dei ghiacciai.
L’articolo vuole contribuire alla conoscenza dello stato attuale e dell’evoluzione negli ultimi 100 anni delle aree glaciali dell’Himalaya centrale in Nepal (zona del Kangchenjunga) e della zona dell’Everest e del Cho Oyu, in Cina, presentando dati e analisi raccolti durante la spedizione in Himalaya del progetto Sulle tracce dei ghiacciai svoltasi nell’estate del 2018.
In generale ciò che viene indicato dai confronti fotografici e dall’elaborazione dei dati tratti dalle immagini da satellite e di terreno indica che è in atto un’ indiscutibile fase di regresso dei ghiacciai nelle aree considerate. Il confronto fra le immagini storiche dei primi decenni del XX secolo (e anche la cartografia storica) con quelle attuali mostra non solo e non tanto arretramenti delle fronti, ma soprattutto riduzioni di spessore con trasformazioni morfologiche di ampia portata che hanno modificato in modo sostanziale il paesaggio di queste regioni dell’Himalaya.
Alcuni dati più lampanti evidenziano che dal 1990 al 2017 è andato perso il 3,4% della superficie al ghiacciaio Kangchenjunga, il 3,5% al Rongbuk (Everest) e il 3,9% al Gyabrag (Cho Oyu). Ma molti altri dati interessanti sono approfonditi nel lungo e dettagliato articolo.